NUOVA SARDEGNA

Sassari - 20 settembre 2005

Rassegna Stampa

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Riprende la forma del nuraghe ed è destinata a fare da contenitore ai prodotti dell’isola: vini, distillati, oli. È una bottiglia dal nome inequivocabile: Nuragheisa. Nasce da un’idea, perfezionata dall’architetto Filippo Franchetti, di Ennio Pilloni, un sardo trapiantato in Piemonte che rivela in questo modo, oltre alla conoscenza della realtà enologica della regione che lo ospita, il suo amore per la terra natia. L’altra sera, nel salone di Palazzo Pes dei Villamarina, la bottiglia è stata presentata anche in città nel corso di una manifestazione curata dalla sezione provinciale dell’Onav di fronte a un pubblico interessato e motivato. Ad illustrarne le caratteristiche sono stati lo stesso autore e Giuseppe Sicheri, docente di chimica viticolo-enologica e autore di numerose pubblicazioni. Alla presentazione sono intervenuti, oltre al delegato dell’Onav Manlio Gala, numerosi componenti delle Confraternite del “Moscato di Tempio” e del “Nebiolo di Luras”, fra i quali i rispettivi Gran Maestri Ilario Colombelli e Gian Giuseppe Cabras e Antonio Pes, esperto di bottiglie grazie ai suoi studi sulla turatura presso la Sperimentale del Sughero. Brevettata, la bottiglia è stata sottoposta all’interesse degli amministratori regionali.

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